Antonio Notari / Note critiche

1 Ottobre 2019 Redazione A&S 1167

NELLA FOTO: NOTARI CRITICA.

Notari, artista per il tempo della continuità

Il napoletano Antonio Notari, sorano d’adozione, può vantare imponenti personali tenute in tutt'Italia e all’estero, nelle quali ha sempre portato le sue illuminazioni che, nel travaglio d’arte di oltre un sessantennio di sperimentazione didattica, gli consentono di rievocare e verificare le persistenze dei sensi accesi e del loro convergere nel sensus mentis, che è il sentimento nelle mutate forme che a noi si propongono nelle loro esteriorità: è la pelle che muta.

La vita permane, dall'ancestro, regola e desiderio, che va, secondo la mia elementarizzazione, così scandito: d’es-id-er-io, per verificare l’io come effetto dell’es, l’istinto vitale, dell’id, vedere/sapere, e dell’er, radice di eros e di eroe.

Antonio Notari, artista per il tempo della continuità, poeta del segno e del colore, incisore, stampatore, affreschista, mosaicista, inventore di tecniche di forte efficacia, rinnova nella creatività quell’esplosione lirica che investe le forme dell’esistenza, della storia rievocata dalla parte degli umili e, da napoletano, nato da una famiglia d’arte, propone quella musicalità che dal Sole attinge la passione meridiana e dal radicamento, tutto terreno, innalza la chioma di un’umanità, praticata con, per, e tra gli altri, estendendola al cielo che cela.

Angelo Calabrese