L’artista Edoardo Pisano ed il suo “Omaggio ad Alberto Burri”

18 Maggio 2020 Redazione A&S 2601

NELLA FOTO: EDOARDO PISANO OMAGGIO AD ALBERTO BURRI.

Su Arte & Società si parla del maestro Edoardo Pisano e della sua opera dal titolo “Omaggio ad Alberto Burri”.

Come molti di voi già sapranno, Alberto Burri è stato un grande artista italiano, esponente dell'Arte Informale, le cui opere sono esposte nei più importanti musei di tutto il mondo. L'opera “Omaggio ad Alberto Burri” è stata realizzata dal bravo artista avellinese – ma da anni residente in Toscana – nell'anno 2017, con tecnica mista e rilievo plastico su tavola, misurante novanta centimetri per novanta. Nella parte superiore dell'opera, si possono scorgere le lettere "A" e "B" e la cifra numerica "1995", elementi che stanno ad indicare, rispettivamente, le iniziali di Alberto Burri e l'anno della sua dipartita. L'opera in questione appartiene alla serie pittorica intitolata "Una stra-ordinaria tempesta", sulla quale lo stesso artista Edoardo Pisano ci offre una ampia spiegazione della sua genesi:

Trovare l'intuizione per la strada da percorrere, che ti consente di giungere alla "meta", ovvero l'epilogo dell'esplorazione semiologica resa possibile da tutto ciò che ha congiunto nelle mie opere le tematiche iconografiche e la necessità di utilizzare un linguaggio di scrittura nonsense, il quale penetra all'interno dei miei lavori e tenta a suo modo di decifrare e/o veicolare i contenuti.
A questo punto, attraverso la memoria ho raccolto i frammenti della mia esistenza, gli oggetti particolari appartenuti al mio vissuto, strani relitti legati alle mie ossessioni. Compagni dei miei pensieri che testimoniano i passaggi cadenzati del mio percorso. Tutto ciò l'ho rimesso in vita, riassemblandolo con passione e rivelando i miei ready-made, per fissare nei lavori attuali il segno dell'ultimo tratto quasi a volerli far rivivere nell'eternità o come diceva Nietzsche nelle pieghe del tempo.

Ho accolto "dentro" anche la presenza di immagini dei miti e dei presagi omerici, quale testimonianza dell'antichità greca, indispensabile radice della nostra storia e cultura dalla quale non è possibile prescindere. Del resto oggi, siamo giunti, ad un punto tale che davanti a noi vediamo approssimarsi il buio inquietante, causa delle tragiche allucinazioni di questa dis/umanità lacerata.
Pertanto la mia sfida si evidenzia attraverso i tagli, gli squarci e le ferite inferte al "corpo" da cui esce il rosso pregnante e vitale, che come il sangue, sgorga ed invade gli anfratti e i meandri delle mie opere, narrate con questo linguaggio controsenso che ho utilizzato come racconto attraverso questa sorta di scrittura, come facevano gli antichi amanuensi.

Ivan Guidone

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Ultimo aggiornamento: 19/01/2024, 20:35