Valeria Vitulli al Feierfestival 2022 in Lussemburgo: intervista alla brava scultrice molisana

18 Marzo 2022 Redazione A&S 1887

NELLA FOTO: VALERIA VITULLI AL FEIERFESTIVAL 2022.

Il comune di Käerjeng in Lussemburgo (Belgio) ha organizzato la prima edizione del Feierfestival (Festival del Fuoco).

Il Feierfestival 2022 nasce nell'ambito del programma ufficiale delle European Capitals of Culture, che ha visto quest'anno la città Esch-sur-Alzette in Lussemburgo − insieme a Kaunas in Lithuania e Novi Sad in Serbia − ricoprire l'ambito titolo di capitale europea della cultura, città industriale e dell'integrazione.

L'obiettivo dell'evento Feierfestival 2022 è stato dunque quello di dare una nota contemporanea ad un'antica usanza del posto, il Festival di Brandon, invitando artisti contemporanei − provenienti da tutte le parti del mondo − a creare per l'occasione sculture in legno e paglia che sono state poi successivamente date alle fiamme insieme alle tradizionali pire durante il tradizionale appuntamento svoltosi tra il 5 ed il 6 Marzo scorso.

Tanti gli artisti accorsi all'evento, tra questi anche una italiana: la brava scultrice molisana Valeria Vitulli che vi ha partecipato con una di installazione in legno e paglia intitolata Physlognomy of the Earth (Fisiognomia del Pianeta Terra), dedicata al scottante tema della crisi climatica.

La Vitulli ha voluto lanciare un S.O.S. al mondo su questa impellente urgenza climatica. Nella sua opera, la struttura a forma di clessidra è posizionata all'interno di una forma più ampia, una sorta di "stargate" immaginario, che riesce ad invertire il corso del tempo verso una nuova era di rinascita e dl rivoluzione della fragile condizione umana. La rivista Arte & Società ha voluto porgere alcune domande alla valida artista molisana al fine di far conoscere meglio il suo punto di vista.


INTERVISTA A VALERIA VITULLI
a cura del sociologo e giornalista Ivan Guidone


Quando ha sentito parlare del Feierfestival e perché ha deciso di prendervi parte?

Ho risposto al bando pubblico dell'evento, essendo artista plastico, partecipo ai simposi di scultura monumentale nel mondo. Ad Ottobre 2021 ho inviato la mia proposta di progetto all'organizzazione del Feierfestival e nel mese di Dicembre mi hanno comunicato dalla commissione di giuria l'avvenuta selezione come artista partecipante su trentaquattro progetti pervenuti da ventuno nazionalità.

Come è stato per lei, che è una scultrice, passare dalla materia rigida della pietra a quella "elementare" del fuoco?

Esprimere concetti e messaggi in immagini attraverso il linguaggio artistico che mi appartiene, la scultura principalmente, comporta una preparazione tecnica di mesi prima di ogni evento in quanto le opere monumentali vengono realizzate come in questo caso in pochi giorni. Dal modello plastico iniziale in scala alla scelta degli utensili appropriati e le modalità di esecuzione dell'opera, compresa installazione e basamento nel caso di opere permanenti...

E nel caso specifico di questo evento?

Per il Feierfestival sono state fatte delle prove antecedenti su altre sculture per gestire il fuoco che è stato alimentato con liquidi infiammabili. Si tratta essenzialmente di opere "effimere" ed il lavoro si è concentrato soprattutto sulla spettacolarità dell'incendio finale.

Cosa voleva significare la scultura proposta al Feierfestival?

Il concetto del mio lavoro si è concentrato sull'emergenza "Clima". Nella mia opera, il 'palazzo' rappresenta i poteri decisionali del mondo, la 'sfera centrale' il nostro pianeta e la 'clessidra' il tempo che scorre incessante e che non torna indietro.

Una sorta di monito / ultimatum per l'emergenza ambientale?

Sì, certo, un messaggio di allarme ma anche di speranza per l'urgente bisogno di salvare un pianeta vulnerabile dall'emergenza climatica. L'opera vuole responsabilizzare i suoi abitanti ed esortarli alla salvaguardia della propria madre Terra che ad oggi prospetta un futuro incerto.

Quale altra scultura presente all'evento ha attratto la sua attenzione?

Ho apprezzato molto la scelta dei differenti linguaggi espressivi, dal figurativo alla spirale nella geometria sacra. Ma soprattutto è interessante conoscere nuovi artisti, ognuno arriva da mondi e culture diverse, lo spirito del simposio è appunto lo scambio che avviene tra noi nelle nuove visioni per la crescita professionale oltre anche a rapporti nuovi di amicizia che si instaurano.

Pensa di ritornarci per la prossima edizione?

L'evento è stato ideato a Lussemburgo, che nel 2022 è capitale europea della cultura. Se ci sarà una prossima edizione, sarei nuovamente molto propensa ed entusiasta di parteciparvi. In questi casi però si invitano spesso scultori nuovi a giro ed è giusto dare la possibilità agli altri di vivere nuove esperienze soprattutto alle nuove proposte di artisti giovani ed emergenti.

Ivan Guidone

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Ultimo aggiornamento: 18/03/2022, 14:24