CopertinaAtlas ArtistiEnrica Capone / Biografia
25 Ottobre 2024 Redazione A&S 93
Enrica Capone inizia la sua attività pittorica negli anni Settanta, dove la sua ricerca, dalla figurazione, si evolve verso la sperimentazione delle possibilità espressive della materia: impasti di sabbie di quarzo, di deserti, di vetro, lamine di piombo e di rame, fili orditi nella tela. Un mondo plastico-pittorico che spazia dal figurativo all’informale e rivisita il mito e antiche tecniche. Un uso libero e teso a generare nelle sinergie cromatiche coaguli di emozioni e tracce di sguardi sul mondo.
Questa libertà espressiva è stata riconosciuta da tutti coloro che hanno scritto sul suo lavoro e sul continuo dialogo interiore alla ricerca dell’armonia, dell’equilibrio della bellezza che spazia dalle forme classiche delle sue figure alle raffinate tessiture delle sue astrazioni, così attuali proprio perché esprimono l’eterno presente di un’introspezione volta a metabolizzare e a sublimare la contraddittoria realtà che ci circonda.
Si parla di “grave levità della poesia” che si fa segno e gioco, del dialogo con le materie e del rispetto per la componente artigianale del “fare” che rimanda al senso del tempo e della memoria. La natura tendenzialmente schiva non le impedisce di partecipare a movimenti: Linea2, Extravanguardia e progetti come “C’era una volta... Isole/Island/Islas”, “Sopraffactions”, “Ibridi Fogli”, “Segnalibri e Libri d’Artista” e di realizzare il progetto “Accarezzando l’Invisibile” dedicato ai non vedenti.
Presente alla 54° Biennale di Venezia, ha esposto sia in Italia che all’estero: Verdelais (Bordeaux) nella Eglise Saint-Maurice d’Aubiac (2006), Barcellona con La ciutat en un llibre (2007), Istituto Italiano di Cultura di Londra con Italian Suggestion (2008/2009) e di Malta con Translation of Tradition (2012), Philadelphia alla Thomas Jefferson University con Art Versus (2019), Parigi al Gran Palais Ephémère selezionata per Le Salon 2024.
Premio della Critica e del Pubblico Roma-Cairo 2009 Ambasciata d’Egitto; vincitrice della IV e XV edizione del Premio Internazionale MassenzioArte, sez.scultura Museo del Giocattolo e Onyricon a Palazzo Rospigliosi; prima classificata Giuria di Qualità International EquestrianArtAward 2023.
Hanno scritto di lei: Marcello Smarrelli, Elio Rumma, Lidia Reghini di Pontremoli, Giuseppe Selvaggi, Emidio Di Carlo, Mara Ferloni, Paola Pinna, Fausta Gabrielli, Francesca Vergari, Stefania Di Carlo, Mario Lunetta, Valeria Arnaldi, Alessandro D’Ercole, Serena Borghesani, Catia Monacelli, Claudia Sensi, Gianni Garrera, Francesco Zero, Maurizio Vitiello.