CopertinaContributi e SegnalazioniIntervista all’artista Arvedo Arvedi su “Linguaggi Diversi, Antiche Memorie”
18 Maggio 2025 Redazione A&S 223
In previsione della sua prossima personale statunitense, l'artista Arvedo Arvedi ci ha parlato un po' di sé e di questa nuova avventura espositiva dal titolo “Linguaggi Diversi, Antiche Memorie” che si svolgerà alla Mooney Fondation di Chicago dal 16 al 30 di Giugno 2025. Capiamone meglio con questa intervista testuale che l'artista ci ha gentilmente rilasciato in esclusiva.
Puoi parlarci del singolare titolo scelto per questa tua prossima esposizione?
Questo doppio titolo riprende un percorso che sto tracciando da alcuni anni come artista in ognuna delle mie mostre, e si divide in due parti: "Linguaggi Diversi" è il filone narrativo, legato allo sviluppo di un mio linguaggio artistico personale in continua evoluzione, mentre "Antiche Memorie" è legato al tema a cui mi sono ispirato per questa specifica esposizione, ovvero le pitture rupestri preistoriche. Esse sono sparse in tutto il mondo e dimostrano somiglianze ad ogni latitudine, un Linguaggio comune basato su simboli e rappresentazioni simili in tutti i continenti e in civiltà che non potevano avere ovviamente contatti.
L'arte come antico linguaggio universale dimenticato?
Per me l'arte deve vivere ed interpretare l'attualità, e in questo momento dove tutti parlano e nessuno si capisce, sono voluto tornare a riscoprire un linguaggio ed una simbologia comune a tutte le varie culture del mondo, e ispirandomi ad esse ho prodotto queste opere.
Torniamo alla mostra, ed in special modo alla scelta della location: la Mooney Foundation di Chicago?
Chicago è la mia città del cuore, dove ho passato i momenti professionalmente più importanti della mia vita. Per me la Mooney Foundation è casa, è lì che sono nato come artista nel 1995, esattamente trent'anni fa, quando John David Mooney mi scelse come suo assistente per il progetto internazionale StarDance commissionato per le Olimpiadi di Atlanta del 1996... un'esperienza che ha cambiato per sempre la mia vita!
E quante opere esporrai in questa tua prossima mostra a Chicago?
Oltre sessanta opere di varie dimensioni, divise in diverse sezioni: la prima con una decina di quadri molto grandi (150x250 cm) che rappresenteranno i quattro elementi (Fuoco Aria Acqua e Terra) ed altri ispirati alle pitture rupestri degli indiani Hopi e alle Linee di Nazca in Perù; la seconda con gli acquarelli dei "Guerrieri Danzanti" ispirati ai guerrieri della Val Camonica e delle incisioni rupestri del nord del Sahara; la terza con la collezione dei "Guerrieri dalla testa Grande" ispirata a tutti quelle particolari incisioni che raffiguravano Dei o guerrieri molto potenti con la caratteristica di avere una testa molto grande dalla forma di un casco (spaziale) che molti ritengono la testimonianza di visitatori alieni. Per finire ci sarà la sala dedicata al progetto di art-marketing "Arte da Vestire" con una decina di pashmine commissionate dalle varie aziende per cui ho lavorato.
Parlaci di questo progetto legato alle tue pashmine...
Il progetto "Arte da Vestire" nasce per le aziende che vogliono "coccolare" le persone che sono ritenute importanti, intendo tutti quei professionisti o clienti che sono fondamentali per la sua crescita economica ed umana. La mia pashmina (di dimensioni 140x140 cm) si trasforma così un regalo unico e personalizzato, prodotto in serie limitata e riproducente un quadro realizzato esplicitamente per l'azienda.
E nella realizzazione pittorica delle tue opere, quale tecnica utilizzi?
Amo dipingere con le mani perché mi piace sporcarmi, sentire fisicamente il colore sulla mia pelle, avere la sensibilità dei miei polpastrelli sulla tela o carta, sentire che la cosa che sto creando sia mia, ovviamente uso anche pennelli e pipette in base al lavoro che devo fare. Amo i colori forti, il giallo, rosso, nero, il fluo, il verde o il blu come il mare. Ho diverse tecniche che utilizzo ma le tre principali sono Plaster, Chromolife e MirrorDust che applico in base al lavoro che devo svolgere.
Dipingi tutti i giorni?
Sì, dipingo almeno tre ore al giorno, ritagliandomi del tempo dal ruolo di papà e marito. Quando sono nel mio studio mi piace creare delle macchie di colore definite anche se a volte sovrapposte, delle esplosioni di colore che rispecchiano molto il mio carattere spumeggiante ed allegro.
E come concepisci le tue esposizioni?
Un pittore utilizza le pareti di una stanza, che nella mia idea deve essere riempita con un pubblico più variegato possibile per aumentare la possibilità di vendita delle opere, per questo motivo nelle mie ultime mostre ho organizzato una serie di eventi collaterali dalla presentazione di libri ad un evento teatrale tutte cose che hanno portato pubblico differente e nuove opportunità. Per la mostra di Chicago abbiamo già in scaletta un importante presentazione l'ultimo libro di Philip Kotler e Gabriele Carboni e un evento privato di un azienda di progettazione tecnica.
Impegni espositivi recenti?
Sì, il 20 Maggio 2025 alle ore 18:00 ho una mini-personale a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dal titolo "Le Dee Danzanti" presso il Centro Ginecologico del Dott. Diego Domenico Fasulo (Viale del Consiglio d'Europa 33), dove esporrò in anteprima una parte delle opere destinate per la grande mostra di Chicago prevista per il mese di Giugno.
Ivan Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 18/05/2025, 17:45