CopertinaAtlas ArtistiSilvana Campese / Biografia
16 Maggio 2022 Redazione A&S 1180
All’età di ventisei anni, già moglie e madre, cercò ed incontrò le femministe nella sua città natale al Centro Donna di via Cilea, restando molto affascinata in particolare dal gruppo delle Nemesiache, fondato alla fine degli anni Sessanta dalle sorelle Lina/Nemesi e Teresa/Niobe Mangiacapra, artiste e femministe napoletane.
Con loro la Campese sentì e comprese quasi subito di avere grandi affinità. Il loro tipo di attività politica ed il metodo originalissimo di autocoscienza (psicofavola), le permisero di approfondire la conoscenza di sé e coniugare armonicamente due aspetti della sua personalità apparentemente contrastanti, alimentati nel tempo della formazione dai percorsi di studio: da un lato la cultura classica (ginnasio-liceo) e la cultura giuridica (laurea in giurisprudenza), dall’altro il suo spiccato interesse per la politica delle donne in lotta in quegli anni del neofemminismo ma soprattutto la propria irrinunciabile esuberanza creativa e ribelle.
Come era abitudine nel gruppo, la stessa Lina Mangiacapre le assegnò il nome d’arte di natura mitologica e fu Medea. Per la Cooperativa di sole donne di cui fu socia fondatrice (poi diventata Associazione) “Le tre Ghinee – Nemesiache”, oltre ad occuparsi del settore amministrativo, del rapporto con le Istituzioni, ad intervenire in qualità di autrice di testi ed attrice in azioni teatrali, film, performance di musica-spettacolo-poesia, Silvana / Medea collaborò altresì nell’organizzazione di rassegne d’arte e spettacolo, nella creazione e realizzazione di progetti grafici, installazione di mostre, abiti di scena e particolari scenografici; continuativamente, dal 1988 in poi, ha collaborato nella redazione della rivista “Mani-Festa”, trimestrale di arte, cultura, spettacolo, edita da “Tre Ghinee – Nemesiache”, svolgendo principalmente attività di giornalismo e critica letteraria, oltre che di segreteria generale.
Per avere un’idea della produzione collettiva e delle molteplici attività delle Nemesiache, è possibile visitare il sito www.lenemesiache.it che è stato donato dalla Campese alla Biblioteca Nazionale di Napoli tra il 2021 e il 2022, insieme al suo archivio (come Medea delle Nemesiache).
Parallelamente alle attività ed all’impegno artistico/politico nella e per l’Associazione, la Campese tenne sempre “una stanza tutta per sé”, ove soprattutto scrivere (ha pubblicato nel tempo numerosi libri soprattutto di narrativa, l’ultimo nel 2021 dal titolo “Memorie dal futuro”), ma anche dipingere e realizzare oggetti di artigianato artistico.
Nel 1978 aprì “Ali di farfalle. Laboratorio delle utopie” – produzione ed esposizione artigianale, in via Bonito al Vomero. Successivamente, fino al 2008/2009 continuò la produzione nel suo studio d’arte “L’Eclettica Ribelle”, dapprima in Vico Cacciottoli, poi in Via E. A. Mario, infine in Viale Michelangelo. In tutti e tre i casi c’era uno spazio per esposizione permanente di dipinti su tela e su legno, ad olio o in acrilico e di svariate dimensioni e tutti gli oggetti in cui esprimeva il suo talento artigianale e per le arti figurative. Della produzione fecero parte numerosi presepi in cartapesta e materiale riciclato, anch’essi di svariate dimensioni.
Negli ultimi anni sia per motivi familiari che di salute ha definitivamente chiuso il laboratorio per potersi dedicare nel poco tempo a disposizione alla scrittura ed all’Associazione “Le Tre Ghinee – Nemesiache”, diventandone Presidente e contribuendo in modo molto impegnativo allo svolgimento delle attività, che comunque continuano ancora in parte, come gruppo Le Nemesiache, anche dopo lo scioglimento dell’Associazione nel 2018.
Partecipazione dell’artista Silvana Campese a Collettive d’arte e di artigianato