“Il Gioco dell’Arte”, nuova personale di Antonella Cappuccio ad Ascoli Piceno

1 Febbraio 2023 Redazione A&S 2251

NELLA FOTO: IL GIOCO DELLARTE NUOVA PERSONALE DI ANTONELLA CAPPUCCIO AD ASCOLI PICENO.

Dal 3 Febbraio al 4 Marzo 2023 ad Ascoli Piceno (AP), negli ampi spazi delle Grafiche Tacconi denominati Tacconi Art Space, si terrà un’altra tappa della mostra itinerante del “Il Gioco dell’Arte” della grandissima artista Antonella Cappuccio.

La mostra di Antonella Cappuccio, a cura di Giuseppe Bacci, sarà inaugurata Venerdì 3 Febbraio 2023 alle ore 18:00 al Tacconi Art Space, sito in Via del Grano ad Ascoli Piceno, nella Zona Industriale Campolungo. Durante il vernissage sarà presentato (ed offerto ai presenti) anche il calendario-catalogo dell'artista edito dalle Grafiche Tacconi, con tutte le sue opere più rappresentative ed i testi di Dacia Maraini, Giorgio Di Genova, Claudio Strinati, Marco Bussagli e Giuseppe Bacci.

Antonella Cappuccio, finissima pittrice e scultrice ischitana ma che da anni vive nella capitale, così viene descritta nel testo critico a dirma del curatore Giuseppe Bacci: La condivisione di un percorso di strada vissuto insieme, anche se breve, permette di conoscere i parametri stilistici di Antonella Cappuccio e del bello che permea tutta la sua produzione pittorica. Chi si avvicina alla sua opera è guidato verso un superamento del visibile che funge da ponte verso ciò che l’occhio non riesce a vedere: la sua anima. E se l’anima, fin dai tempi più antichi, è stata interpretata come il principio che raccoglie le parti di un corpo in una unità vivente, nelle opere della Cappuccio l’anima dà vita alla scena rappresentata. Conoscendo l’artista, si è rapiti dalle sue pitture e dai suoi concetti invisibili, come se la pittura rappresentasse la sua percezione dello spazio, spazio che implica il concetto di esteriorità e quindi di estensione, cioè di un vuoto invisibile in cui gli oggetti e le figure vengono collocati in relazione tra loro secondo un ordinamento e una posizione reciproca. Per entrare in questa sintonia estetica è necessario recuperare la presenza del fanciullino che è nel cuore di ogni uomo e riviverla quale ispirazione artistica che trasforma, agli occhi del fruitore, il “senso ignoto” delle cose e dei segni. Fortunatamente nel cuore di ciascuno alberga sempre quel fanciullino che sa ancora meravigliarsi e gioire. Immergersi nell’arte di Antonella Cappuccio è condizione indispensabile per sentirsi partecipi della sua attività creatrice e, conseguentemente, della sua capacità di produrre cose “belle”, vale a dire caratterizzate da un libero accordo tra l’intelletto e l’immaginazione: lo dimostra la produzione di questo calendario/catalogo 2023. Gli artisti che si sono cimentati, in questo venticinquennio, nella realizzazione del calendario delle Grafiche Tacconi hanno sempre accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione, consci dell’alto valore del progetto, anche in considerazione dell’eccellente manufatto che ne scaturisce. Considerata l’odierna cultura delle immagini e la debolezza dei linguaggi contemporanei, il calendario assolve anche al ruolo di emozionare chi è distratto dal qualunquismo e dall’edonismo, al fine di riaccendere il desiderio dell’arte. Questa collaborazione è da considerarsi come “omaggio alla carriera”, dedicato ad un’artista che ha operato con acribia, offrendo alla fruizione pubblica pregevoli opere d’arte, con il consenso della contemporaneità. L’operato artistico di Antonella Cappuccio si dipana in svariati cicli iconografici e ritrattistici, celebrando così il percorso storico di illustri personaggi sia laici che ecclesiastici; ne è un esempio illuminante il ritratto del compianto Papa Benedetto XVI. Antonella Cappuccio, raccontando l’avventura della sua produzione artistica con i linguaggi contemporanei, si serve di stilemi in linea con le stagioni artistiche del Novecento, ma ne trasmuta le pulsioni contemporanee, così da ridare alle sue opere sostanzialità di contenuti. La pittura di Antonella Cappuccio è preambolo alla bellezza, poiché fa guardare nel profondo della natura per scoprire, attraverso lo scorrere composto e appena ritmato del pennello, il paesaggio nell’intima matrice divina e nella domestica ferialità. E il tempo che intercorre tra un’esposizione e l’altra non è altro che un momento di riflessione per l’artista, una pausa necessaria per poi riprendere al meglio la sua attività, superando le innegabili difficoltà che ogni giorno la vita riserva a noi tutti.

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Ultimo aggiornamento: 01/02/2023, 12:15