Il movimento “Cromocostruzione”, ideato da Nicola Pica, entra a far parte delle avanguardie artistiche contemporanee

7 Febbraio 2022 Redazione A&S 2749

NELLA FOTO: NICOLA PICA – IDEATORE DEL MOVIMENTO ARTISTICO CROMOCOSTRUZIONE.

Grande riconoscimento per il bravo artista sannita Nicola Pica che vede finalmente il movimento artistico da lui fondato entrare a far parte ufficialmente delle avanguardie dell’Arte contemporanea italiana ed internazionale.

L’ufficializzazione del movimento Cromocostruzione – fondato da Nicola Pica nel 2017 – è avvenuta nella edizione 2021 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea DeAgostini, presentato al Teatro Italia di Roma lo scorso 30 Gennaio 2022 dallo storico dell’arte Daniele Radini Tedeschi. Con il suo stile innovativo, il maestro Nicola Pica sta riscuotendo grandissimi consensi di critica che lo hanno condotto sino alla prestigiosa Biennale di Venezia e ad altri importanti eventi e riconoscimenti.

Ma come può essere definita la Cromocostruzione? Essenzialmente è una revisione del figurativismo, il quale principia la concettualizzazione intorno all’astrazione dell’idea del colore, che – come teorizza il maestro Pica – non è più casuale, bensì la sua stesura sull’impianto scenico delle strutture compositive risponde ad una precisa scelta ponderata. La Cromocostruzione conferisce ad ogni opera una doppia chiave di lettura: la prima dal risultato finale che investe lo spettatore ad un solo approccio visivo, la seconda legata ad una concatenazione di colori singoli che allo stesso tempo indipendenti e dipendenti, costruiscono il quadro come tessere di un mosaico.

La Cromocostruzione è fondata sull’idea di matrice goethiana che i colori siano alla base della nostra realtà fenomenica e che quindi emergano dall’interazione luce e buio, due grandi poli del mondo naturale, al contrario di Newton che credeva invece nella partizione atomistica della luce, conferendo così ai colori un valore puramente fisico. I colori primari di Goethe sono solo il Giallo ed il Blu: da essi e dal conseguente adombramento della luce, deriva l’intera gamma cromatica che il nostro occhio percepisce. Anche il Bianco ed il Nero, considerati precedentemente solo come semplice presenza o assenza di luce, si elevano al grado di cromia vere e proprie.

Come precisa lo stesso maestro Nicola Pica: La composizione coloristica assume un’armonia, in un equilibrio che vuole esprimere la congiunzione che esiste tra un colore e l’altro. Da sé un colore non ha senso, non significa, viceversa il coro delle vibrazioni fa cantare in consonanza i colori.

Molta parte delle opere di Nicola Pica è dedicata alle vedute di paesaggio tipiche dell’entroterra beneventano, composte da campi coltivati, rilievi montuosi e grandi cieli stellati. La resa è assai dolce e morbida, a tratti quasi surrealista, sono assenti tribolazioni e fatiche, la natura è piuttosto la sede di un riposo dell’anima, la pittura ne è un veicolo. La vernice è applicata in maniera estremamente omogenea; liscia e levigata invece la superfice che rispecchia la limpidezza dei contenuti. Uno scarto consistente viene elaborato nelle tele del ciclo Cromocostruzione, composizione astratte che si formano attraverso addensamenti di vernice colorate dai toni suggestivi e coinvolgenti.

Per chi volesse conoscere meglio la produzione artistica di Nicola Pica oppure volesse contattarlo, può visitare il suo sito ufficiale: https://www.nicolapica.it/

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Ultimo aggiornamento: 07/02/2022, 18:04