CopertinaLibri e ScrittoriAll’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e al MAV, presentazione del libro “Il Rivoluzionario dell’Arte. La storia e l’Eredità di Joseph Beuys”
22 Novembre 2022 Redazione A&S 2386
Lo stesso saggio (edito dalla casa editrice “La Valle del Tempo”) sarà poi presentato anche al MAV - Museo Archeologico di Ercolano (NA), il giorno 25 Novembre 2022 alle ore 17:00, con l'introduzione di Giovanni Mangiacapra.
Joseph Beuys, grandissimo artista del secondo Novecento, con le sue opere e le sue azioni ha modificato il modo di concepire l'arte tra gli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso. Per comprendere a pieno il suo pensiero bisogna però conoscerne la vita e tenere in considerazione il contesto in cui nasce e cresce, ovvero dapprima nella Germania della Seconda Guerra Mondiale e poi in quella della Guerra Fredda, divisa tra Repubblica Federale Tedesca e Repubblica Democratica Tedesca.
Beuys vive appieno anche il Sessantotto e le sommosse dei movimenti studenteschi. Un contesto storico vario ed eterogeneo, dunque, non di certo semplice da assimilare e da mettere a fuoco. Per trarre le giuste conclusioni sull'artista, a questo ampio contesto storico vanno aggiunti il mondo interiore di Beuys, la sua personalità, la grande passione per la natura e per la scienza, in particolare per la botanica e per la zoologia, la sua predisposizione a ribellarsi alle regole e ricercare una personale forma di libertà, l'interesse a indagare la dimensione più spirituale e antropologica dell'uomo, il suo incontro con Lucio Amelio nel 1971. Tra i due nacque una grande amicizia che durò fino alla morte di Beuys, in occasione della quale Amelio dichiarò: «Ho perso un amico ed un grande maestro.»
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Ultimo aggiornamento: 20/07/2023, 21:06
