Un viaggio alchemico in tre atti: Hélène Delanoë in esposizione a Lecce

21 Aprile 2022 Redazione A&S 3724

NELLA FOTO: CATHARSIS – MATIERE VOLCANIQUE ROUGE – – HELENE DELANOE.

Dal 30 Aprile al 13 Maggio 2022, presso la Fondazione Palmieri a Lecce si terrà di presentare la mostra antologica di Hélène Delanoë con Un viaggio alchemico in tre atti.

L’evento, patrocinato dal Comune di Lecce e curato da Dores Sacquegna apre al pubblico Sabato 30 Aprile alle ore 19:30 alla presenza dell’artista Hélène Delanoë e del sindaco Carlo Salvemini. In mostra il catalogo di Primo Piano Edizioni, con testi critici degli autori e le opere presentate a Lecce.

La mostra antologica sarà aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 17:30 alle 21:00. Domenica mattina e altri orari su appuntamento. L'ingresso è libero. Per informazioni e/o prenotazioni: primopianogallery@gmail.com oppure (+39) 349 372 06 59.

La Mostra

In un evocativo dialogo con l'architettura Rinascimentale della Fondazione Palmieri a Lecce, in mostra le opere dell'artista francese Hélène Delanoë, che vive ed opera tra Lione e Parigi. La mostra antologica è suddivisa in tre momenti di indagine di cui La Materia vulcanica, Il viaggio e lo stereotipo dell’altro, l'omaggio alla cultura pittorica dell'estremo Oriente, con una selezione di venti opere realizzate dal 2010 ad oggi. Un percorso artistico intriso di una forte connotazione antropologica ed esplorativa che va di pari passo con la sua vita, con i suoi studi di antropologia culturale in Africa, con la sua attività di psicoanalista, con i suoi viaggi intorno al mondo e con gli incontri con grandi artisti, suoi contemporanei. Il giorno dell’inaugurazione, i musicisti salentini Angelo Urso (contrabbassista), insieme ad Antonio Cotardo (flautista) evocheranno in live music le opere dell'artista in una spettacolare performance di sound painting.

Con Materia Vulcanica, primo ciclo in mostra, l’artista crea una serie di opere dedicate all’evoluzione del mondo dalla sua nascita primordiale, ai suoi flussi magmatici, incandescenti e catramosi, dove il segno e la forma sono inghiottiti dai colori, che mescolati alla cera e ad altre tecniche miste, creano superfici granulose, graffianti, come le crepe della crosta terrestre o le eruzioni vulcaniche.

Il secondo ciclo dal titolo Il viaggio e lo stereotipo dell’altro, è legato al tema del viaggio e della scoperta; l’artista rende omaggio alla curiosità esplorativa degli audaci viaggiatori del XVI e del XIX secolo, con una serie di opere realizzate con assemblaggi di fotografie, incisioni e vecchie mappe, che diventano le tracce di una grafia intuitiva e che evocano i mitici viaggi antropocentrici di Cristoforo Colombo nelle Americhe e non solo. Nel terzo e ultimo ciclo, l’omaggio è alla cultura pittorica dell’Estremo Oriente, alla sua nozione di vuoto, di serenità, di evocazione Zen. Questi dipinti si contraddistinguono dal primo ciclo, per la crescente variabile della luce, espressa nelle nuances dei grigi, dei blu e del bianco cremoso. Qui i confini si dilatano, diventano liquidi, metamorfici, sonori e frammentati in dittici e trittici, per poi approdare nelle sonorità del cosmo. Un percorso tematico plurale e metaforico, che esalta la plasticità della materia, evoca il movimento e il suono. Un viaggio alchemico e antropologico e sonoro dentro e fuori i confini del mondo.

L'artista

Hélène Delanoë, vive ed opera tra Lione e Parigi. Antropologa e psicanalista, ha vissuto per molti anni in Africa. Nel maggio del '68, rientra a Parigi dove si stabilisce nel quartiere degli artisti al Marais, e dove frequenta i laboratori di intaglio e tecniche dell’incisione di Attali prima e Serge Kantorowicz. Tra i suoi colleghi e amici figurano Guillaume Corneille (del gruppo Cobra). Nel 1997 una delle sue opere, vince il Primo Premio Città di Parigi. Dal 1983 espone regolarmente in mostre personali, collettive, biennali, fiere d'arte e musei d’arte contemporanea in Europa e Asia.

Angelo Urso è un contrabbassista salentino di musica jazz. Il Mediterraneo è il luogo che ispira le sonorità del compositore, la cui musica evoca un recondito desiderio di viaggio e di incontro. Tra le sue composizioni figura il Progetto Vulcano per Campane e Orchestra. Esperto nella tecnica del Soundpainting, nel 2020 realizza il progetto The Shape con la partecipazione della Bud Powell sound-painting orchestra. Suona nella formazione di musica tradizionale Ghetonia, collabora con il flautista Antonio Cotardo e conta significative collaborazioni con musicisti come gli Almoraima tra gli altri.

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Ultimo aggiornamento: 22/04/2022, 07:03