Una conversazione con Isabelle Lemaitre, tra Metamorfosi e Viaggi nella Via di Mezzo

12 Gennaio 2022 Redazione A&S 4126

NELLA FOTO: ISABELLE LEMAITRE ACCANTO AD UNA SUA OPERA.

Siamo lieti di proporvi una intervista testuale inedita alla artista visiva belga Isabelle Lemaitre. Nata a Charleroi in Belgio, dopo svariate esperienze di carattere europeo nel settore del Design della Moda, nel 1986 l'artista giunge a Firenze, dove qui decide di dedicarsi completamente alla pittura, iniziando gli studi artistici. Conosciuta da molti con lo pseudonimo di Giada Kali, il tratto distintivo di Lemaitre risiede in una raffinata pittura surrealista ricca di simboli e suggestioni che esprimono in pieno la sua continua e paziente ricerca del significato profondo delle cose. La redazione di Arte & Società ha voluto porgere alcune domande alla brava artista belga al fine di conoscere meglio la sua originale poetica pittorica.


INTERVISTA AD ISABELLE LEMAITRE
a cura del sociologo e giornalista Ivan Guidone


Non le chiediamo "quando", bensì "perché" ha iniziato a fare pittura?

Perché l’arte, la pittura? Per la volontà di affermare il valore della mia identità spirituale. L’arte fornisce nutrimento alla mia anima, mi conforta; la sua energia mi dà ritmo, la sua evoluzione mi procura curiosità. Mi ha sempre accompagnato fedelmente nel mio cammino di vita, apportando un rinnovamento continuo per la mia crescita e purificazione interiore. La sua forza unificante mi permette di scoprire i legami con miei simili, con la natura e con l’universo. Nella dimensione estetica mi permette di comunicare il suo significato universale in uno spazio finito (la tela) con l’infinito (l’opera). Nella nostra comunità di oggi è l’unica che mi offre questi spazi di incontro.

Quali sono i suoi artisti preferiti?

Amo l’universo misterioso di Hieronymus Bosch, il suo immaginario vivace e la sua inventiva personale. René Magritte che pone degli interrogativi e mette in dubbio la lettura della realtà. Mi piacciono molto gli artisti cinesi Zhang Xiao Gang e Zhang Lin Hai per i loro tratti monocromatici e stilizzati; l’artista coreano Mae Hyo Lee per le sue sculture maestose e il mondo di Olafur Eliasson, un artista che spazia in diversi mondi fenomenici.

E quali sono quelli che hanno ispirato maggiormente la sua carriera artistica?

Non saprei, forse un po’ tutti: ogni identità artistica di ogni epoca ha contribuito alla mia ricerca. Gli artisti sono sempre fonte di grande ispirazione. Rubo ciò che mi affascina per poi farlo mio, ma in un’altra cifra stilistica.

Cosa cercano le "creature" dei suoi fantastici mondi pittorici?

All’età di venticinque anni, ho scritto su un foglio di carta il seguente motto: "Della certezza ho il dubbio, del dubbio ho la certezza". In poche parole, non c’è nessuna certezza nella nostra destinazione, e le mie "creature" ci accompagnano in questo grande viaggio universale senza limiti. Esse sono creature che portano a riflettere, perché come citava Cartesio: "Il dubbio è l’inizio della conoscenza".

In alcune sue opere ricorre spesso il rinoceronte, perché?

Nella mia gioventù leggevo tantissimi libri, uno a settimana. Una giorno mi capitò l’opera di Eugene Ionesco intitolata "Il Rinoceronte". Mi ricordo ancora il disegno della copertina raffigurante proprio dei rinoceronti. Il Rinoceronte come Metamorfosi... quella di Apuleio, Ovidio e Kafka. All’epoca ero sul filo di un cambiamento: un mutamento della forma, dell’aspetto, della realtà che porta in sé il cambiamento della natura delle cose. Il rinoceronte continua ancora la sua metamorfosi ed il suo viaggio, percorrendo la via di mezzo.

Come vede l'attuale scena dell'arte contemporanea?

Sono molto ottimista e grata. Il panorama internazionale dell'arte contemporanea, oggi, è vastissimo e ricchissimo. Grazie alle nuove tecnologie, possiamo scoprire, vedere e conoscere tanti incredibili artisti con temi culturali e territoriali innovativi. Queste grandi opportunità ci aiutano ad arricchire ed ampliare il nostro mondo immaginario. L’arte sta seguendo la sua evoluzione, e porta in sé, nuove riflessioni, nuovi concetti, aiutandoci a capire le mutevolezze del tempo presente.

Quale è la mostra (collettiva o personale) che ricorda con maggiore affetto?

Una mostra fatta a Łódź, in Polonia, in una ex fabbrica tessile. Ho sentito che quella città, spinta dalla voglia di trasformazione, poteva dare voce alla creatività. Lì ho incontrato moltissimi artisti di grande spessore, in un contesto di grande umiltà.

Che cosa è cambiato in lei e nella sua pittura dagli esordi fino ad oggi?

Un artista si mette sempre alla prova, di conseguenza cambia con il passare del tempo, il nostro modo di vedere e di creare. Non mi accontento e cerco di imparare, seguo i nuovi ritmi che la vita mi offre, accetto le nuove sfide da affrontare. Ogni fase della mia pittura appartiene ad eventi personali importanti, periodi difficili e periodi più felici: la pittura si adatta e segue la via di mezzo.

Come si vede tra dieci anni?

Come una artista affermata e contenta di condividere le sue esperienze.

Usa molto i social-network? Sono utili per una artista?

Sì, io li uso e per me sono molto utili.

Che consigli si sente di dare ad un giovane che vuole intraprendere il percorso artistico?

Gli direi: “Ti auguro un buon viaggio. Oggi più che mai sarà importante esprimersi attraverso la creatività. Grazie ad essa puoi crescere, scoprire la persona che sei. L’arte aiuta a migliorare la nostra sensibilità. È un ottimo strumento di riflessione e ci permette di evolvere. L’arte è in grado di unire e di integrare il diverso, producendo stimoli e nuove opportunità. Lasciati andare alle tue ispirazioni, non arrenderti mai, affronta con un cuore di leone la tua vita. L’arte ti propone di continuare a guardare avanti, di integrare e di proseguire la tua ricerca interiore. Impara sempre e dai voce alle tue intuizione.”

Vuole dire qualcosa ai lettori di "Arte & Società"?

Desidero ringraziare tutti i lettori di Arte & Società, nonché la stessa rivista, per la vostra attenzione, il vostro supporto ed il vostro importante sostegno.

Ivan Guidone

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Ultimo aggiornamento: 18/01/2022, 10:41