“La poesia è il mio pabulum giornaliero”, intervista al poeta e scrittore Antonio Spagnuolo

19 Giugno 2023 Redazione A&S 1205

NELLA FOTO: IL MIO PABULUM GIORNALIERO INTERVISTA AD ANTONIO SPAGNUOLO.

Abbiamo già avuto modo di parlare all’interno di questa rivista dello scrittore e poeta napoletano Antonio Spagnuolo in occasione della presentazione del suo ultimo libro dal titolo “Riflessi e Velature” (edito da "La Valle del Tempo" e con prefazione di Maurizio Vitiello). Durante gli anni Ottanta, ha fondato la rivista culturale “Prospettive culturali” e diretto la collana “L’assedio della poesia”, pubblicando tra il 1991 ed il 2006 autori di interesse nazionale. Attualmente, Antonio Spagnuolo dirige la collana “Le parole della Sybilla” per Kairòs editore e gestisce il blog di poesie Poetrydream. Conosciamolo meglio attraverso questa inedita intervista testuale.


INTERVISTA AD ANTONIO SPAGNUOLO
a cura del giornalista e sociologo Ivan Guidone


Quando ha iniziato a scrivere?

Piuttosto, chiederei quando è nato il “bisogno” di scrivere, perché la mia ricerca della parola e il mio vivere nella poesia risale ai tempi del ginnasio e del liceo, quando già il ritmo musicale del verso nasceva nel mio pensiero con notevole insistenza. Sin da allora riuscii a distinguermi ed a collaborare con un settimanale napoletano che si chiamava “Il Broccolo”. Oggi il bisogno di scrivere è un impegno quotidiano, che mi accompagna con notevoli suggestioni sia nella scansione dell’endecasillabo, sia nell’impegno della scrittura saggistica. Tutto è motivo di ispirazione. Dal volo di un gabbiano alla guerra in Ucraina, dal sussurro di un’onda al chiaro di Luna, al ricordo degli assalti amorosi.

Ha trovato difficoltà a far parte del mondo della poesia?

Negli anni Cinquanta dello scorso secolo, quando avevo vent’anni, era veramente un’impresa avere il supporto degli addetti ai lavori, critici di quotidiani, poeti già storicizzati, ed io ne ho sofferto molto. Ma fortunatamente negli anni Sessanta ho incontrato Domenico Rea che divenne ottimo amico e suggeritore, ed anche Mario Pomilio che mi seguì con interesse e limpida armonia. Fu per la prefazione di Pomilio alla mia raccolta “Candida” che Asor Rosa volle inserirmi nella sua Storia delle letteratura italiana.

La poesia è il suo unico medium espressivo?

No! Io ho letto molto di saggistica, preferendola al romanzo, ed oggi mi dedico con fervore anche alla scrittura di recensioni di volumi sia per riviste culturali sia per il mio blog “Poetrydream”.

E cosa rappresenta per lei?

La poesia ormai per me novantaduenne è il pabulum giornaliero e con essa trascorro moltissime ore al computer per inseguire i segreti che si nascondono nelle circonvoluzioni cerebrali, aprendo lo scrigno del subconscio.

Il suo ultimo libro si intitola “Riflessi e velature”: perché questo titolo?

Molto semplice. Riflessi perché ricordi che si susseguono pagina dopo pagina come in uno specchio che mi propone eventi trascorsi. Velature perché come in pittura si usa una vernicetta che l’artista pone sui colori di un quadro antico per ravviarli così io cerco con i versi di rivivere gli attimi di un passato veramente ricco per me.

Quanto tempo ha impiegato per scriverlo?

Vi ho impiegato circa un anno, porgendo alla pagina la mia capacità di inseguire la parola.

Nel lontano 2012 lei crea il suo blog dal titolo “Poetrydrem”: ce ne vuole parlare?

“Poetrydrem” è un sito a cui tengo moltissimo. Negli anni trascorsi io ho dato vita a diverse riviste culturali, da “Iride” a “Prospettive culturali” riscuotendo sempre ottimi successi per collaboratori scelti. Ora mi propongo di accogliere giovani poeti per dare a loro quello spazio che io non trovavo nella mia gioventù. Oltre all’inserimento di loro poesie indico nella voce “Segnalazioni di volumi” la pubblicazione di nuovi libri di poesia, con recensioni da me firmate.

Ritiene utile per un poeta/scrittore avere un Sito e fare uso dei Social?

Penso proprio di si, tenendo conto che il mio “Poetrydrem” riceve quotidianamente centinaia di ingressi di utenti da tutto il mondo, e cosa strana particolarmente dagli Stati Uniti. I Social al giorno d’oggi sono un efficace mezzo di diffusione, con la dovuta e necessaria accortezza di scegliere siti e notizie che abbiano un certo valore culturale.

Cosa consiglierebbe ad un giovane che vuole intraprendere il percorso artistico?

I giovani poeti devono leggere, leggere, leggere, perché soltanto conoscendo le opere degli autori che ci hanno preceduto possiamo proporre una scrittura severa e serena. Bisogna conoscere ed assorbire tutto quanto si è realizzato nel passato per non incorrere nella vanagloria di proporsi come innovatori di creatività che invece già hanno avuto il loro trascorso.

Vuole dire qualcosa ai lettori?

Seguite con animo critico e luminoso tutte le opere che vengono proposte nel panorama attuale, e sappiate discernere in rete tutto quanto risulta fasullo e deviante.

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Ultimo aggiornamento: 20/07/2023, 20:44